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La storia

La storia

Promuovere l’eccellenza offrendo a decine di giovani, già avviati alla carriera professionale, la possibilità di esibirsi in pubblico per Associazioni concertistiche in Italia e all’Estero

E fare della cultura un motore per lo sviluppo del territorio utilizzando il territorio per produrre cultura. Un laboratorio di vita, un  piccolo modello di come potrebbe essere l’economia italiana: capace di utilizzare al meglio le risorse di cui il nostro Paese è ricco, con lo scopo di far crescere i singoli e quindi la società. Sono questi gli obiettivi del nostro Campus delle Arti.

 

“Da che favola è favola c’è sempre una porta.”

La nostra è quella romana di San Gemini, dalla quale siamo entrati diciassette anni fa, dieci ragazzi dagli otto ai venti anni, io, due pianoforti.

Attraversando quella porta siamo entrati in un luogo magico, un piccolo borgo medioevale dove il tempo sembrava essersi fermato. Non sapevo allora che, come in una favola che si rispetti, in quel paesino c’era una terra fatata. Messo dentro il seme della musica , in pochissimi anni si è sviluppato un fagiolo magico che ha fatto diventare un gioco in un Campus residenziale.

Da quel momento centinaia di giovani musicisti di ogni età al seguito di Maestri competenti e appassionati hanno vitalizzato, animato, prodotto cultura e gioia a fiumi.

In una gara di efficienza e solidarietà, musicisti, medici, scienziati, giornalisti, imprenditori, genitori, amici, politici, religiosi, negli anni hanno dato il loro contributo per costruire un puzzle dove ciascuno è un tassello senza il quale il disegno non sarebbe completo.

Fra loro il Maestro Shambadal ha portato l’Orchestra del Campus in una tournée di 13 concerti in Cina.

Rita Levi Montalcini è stata ospite per tre giorni durante l’edizione 2007 dichiarando pubblicamente che mai nella sua lunga vita aveva visto qualcosa di così meraviglioso.

Da anni il Gruppo di solidarietà del Circolo della Camera dei deputati offre borse di studio che danno la possibilità di frequentare il Campus anche a coloro che non potrebbero permetterselo.

Al Campus si studia e si lavora davvero tanto, ma il condividere una grande passione rende la fatica gioiosa. Venite a trovarci, constaterete di persona!

Alcuni  genitori hanno detto: “…per dieci giorni i nostri figli vivono nel mondo che vorremmo per loro”.

Fra lezioni di strumento, prove di coro, e d’orchestra, laboratori di improvvisazione, di recitazione, di disegno, indimenticabili partire a calcetto e nuotate in piscina, cibo sano e genuino, ogni ragazzo trova la sua collocazione.

Ecco la caratteristica principale del Campus delle Arti: un luogo dove ciascuno, indipendentemente dall’età, dalle competenze di ingresso, può trovare un’opportunità per far fruttare i propri talenti attraverso i linguaggi della musica e dell’arte.

E alla fine ci si saluta con uno spettacolo di Teatro musicale che coinvolge Maestri e studenti nella migliore antica tradizione dell’ “imparare  a bottega”.

Il Campus ha uno scopo musicale e artistico in senso stretto dunque, ma con una ricaduta educativa, sociale e emotiva che va ben oltre.

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